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sabato 23 aprile 2011

6° incontro del 12 e 7° del 19 Aprile - La costruzione del personaggio

Ogni storia che si rispetti ha dei personaggi sui quali si imbastisce la sua trama. Ogni personaggio si adatta alla situazione narrativa. In queste due lezioni proviamo ad esercitarci nella costruzione di personaggi, a partire dall'osservazione dei nostri compangi di corso. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è approfondire i temi del disagio giovanile e del bullismo, così all'osservazione esteriore del personaggio dovremo cercare di attribuirgli un'identità, rispondendo a questa domanda: Potrebbe rappresentare un bullo o la sua vittima in un racconto?

Queste le domande alle quali deve rispondere la nostra osservazione:

Come appare? L'aspetto esteriore

Chi è? L'aspetto anagrafico

Come parla? La sua lingua e il suo modo di esprimenrsi

Elementi caratterizzati. Quali aspetti fisici o psicologici lo distinguono, lo rendono unico?

Veronica osserva e descrive Valentino e Paola


Valentino ha 15 anni, ed è uno studente. E' molto sicuro di sé e l'ultima parola deve esser sempre la sua, se non, non è contento. E' un ragazzo molto estroverso e sincero, che non bada alle forme. Ha un orecchino all'orecchio sinistro e a volte si veste elegante per farsi notare.

Paola è una ragazza di 17 anni, molto allegra e sfacciata, ha una capigliatura molto particolare, parla molto velocemente e ci fa capire subito la sua conclusione. Si trucca con colori molto scuri ed è sempre molto sorridente ed iperattiva. Porta tanti bracciali molto particolari, secondo me Paola non è una bulla, ma una vittima.

Paola osserva e descrive Domenico e Alessandro

Domenico è uno studente di 19 anni, moro, porta sempre gli anelli camicia sbottonata a righe, per far notare “i suoi pettorali” quasi “scolpiti”, un jesns stretto e scarpe bianche. Ha un percing sul labbro e gli occhiali da sole in testa, che gli danno quel non so che da fighetto.

Gli piacerebbe essere il coniglietto di play boy. Parla in modo veloce, un po' dialettale, e con voce forte. E' responsabile, gentile, sensibile e molto simpatico. Si fa notare, ma è molto buono, non potrebbe essere un bullo.

Alessandro (inventato) è un ragazzo di 16 anni, alto, moro e capelli a spazzola. Porta sempre defli orecchini luccicanti, veste elegante e cura molto l'aspetto fisico, quasi volesse nascondere quello che interiore. E' dolce nel parlare e il suo modo di afre esprime il suo animo sensibile e premuroso.

E' sempre molto serio e questo aspetto lo rende molto affascinante. Ha un tatuaggio molto particolare, unico, che mette in risalto il suo collo, e il suo modo di essere.

Noemi osserva e descrive Paola, Francesco e Domenico

Paola ha 17 anni emezzo, è anticonformista, porta i pantalobni e le balelrine, ha gli orecchini e una maglia lunga, dice sempre quello che pensa, porta sempre gli occhiali da sole, le piacciono i colori scuri, è euforica, però quando si tratta di essere seria lo è. Per me non è ne bulla ne vittima.


Francesco è un ragazzo di 19 anni, veste rapper ha un tatuagio sulla mano ha un pircing sul labbro è sempre nervoso non rispetag le regole, però se vuole sa essere dolce, parla a volte calmnoi e a volte forte. E per me è bullo.
Domenico è un ragazzo di 19 anni, porta una camicia bianca, un jeans e le scarpe bianche, ha gli occhiali da sole in testa, porta un orecchino, un pircing, e una collana, parla veloce e a volte non si fa capire, non segue la moda ed è simpatico.

Stefania osserva e descrive Domenico, Paola e Axl

Domenico è uno studente di 19 anni, moro con i capelli alzati e gli occhiali da sole neri in testa, è vestito con una camicia bianca a righe azzurre e grigie, sbottonata fin sotto al petto, e indossa dei jeans stretti, porta un orecchino particolare all'orechcio snistro e un pircing al labbro inferiore, parl ain modo alelgro ed è molto solare, gli elementi che lo caratterizzano sono due anelli e una collana. Mi dà l'idea del bullo.


Paola è una ragazza di 17 anni è alta e magra, vestita in modo in molto elegante e anticonformista, con un pantalone nero, una maglia bianca ele balelrine, i suoi capelli sono originali, corti e mossi, ha molti bracciali colorati ed è truccata con colori scuri, ha delgi occhi profondi e indossa sempre gli occhiali da sole in testa, è sensibile, piena di vita, e spoprsattutto pazza. Il suo modo di parlare è arrogante, secomdo me potrebbe indossare l'etichetta da bulla.


Axl (inventato) è un ragazzo di 24 annio, molto allegro e solare, porta molta allegria la sua sola presenza, è alto e magro ed ha dei capelli bellissimi, lunghi fino alla schiena, di colro biendo che sfuma sull'arancione, ha gli occhi bleu che esprimono tenerezza, ha l'arias da dutro, ma è dolce dentro. Ha molti tatuasggi sulle bracca raffiguranti teschi e tribali, il suo modo di bvestire è molto strano, infatti lui vuole distinguersi dalla massa,indossa un pantalone stretto di pelle lucida, una maglia bianca e larga, con una rosa disegnata sopra, la sua voced è molto stridula e forte.

Gli elementi che lo caratterizzano sono la matita nera sugli occhi per delineare la sdua diverstà dalla massa e porta dei bracciali borchiati ha l'aspetto di un bullo.

Antonio osserva e descrive Domenico e Paola

Domenico è uno studente di 19 anni. Si presenta con capelli corti scuri, occhiali da sole, con una collana, porta una camicia a righe sbottonata con jeans chiari e scarpe a strappo bianche. E' un tagazzo vivace e spesso anche sensibile. Gli piace apparire (elemento non negativo). E' molto attivo, si dà da fare per svolgere al meglio i compiti a lui affidati


Paola è una ragazza di 17 anni, è una studentessa. Oggi appare con capelli corti e scuri, con occhi truccati gli orechcini rossi. Veste con una maglia panna con l'alternarsi di sctisce grige, ha una cinta nera di pelle e dei pantaloni neri e molto stretti. Indossa delle ballerine nere. E' una ragazza solare e vivace, si nota dal suo sorriso brillante. Ha una voc ecalma che trasmette serenità, ha un'atteggiamneto tranquillo per me paola rappresenta una vittima.

Mattia osserva e descrive Valentino

Valentino 17enne, alto magro, maglia a maniche corte, pantalone verde e scarpe bianche, ha un orecchino, capelli corti, vivace, parla piano, gentile, parla in taliano, amichevole, e per me potrebbe essere sia un bullo che una vittima.

Valentino osserva e descrive Domenico

Domenico. Vestito molto semplice con una camicetat bianca sbottonata a mo’ di buffoncello, jeans a vita bassa scarpette usuali. Porta spesso gli occhiali in testa per metetrs in mostra. È’ Domenico un ragazzo di 19 anni molto simpatico, caldo e scherzoso. Parla in modo veloce o con un tono di voce caldo a volte in dialetto. Secondo me, non è un bullo, ma nemmeno vititma, ma si af valere quando serve.

Domenico osserva e descrive Paola

Si chiama Paola, ha 17 anni, ha i capelli corti, un viso espressivo e un fisico snello. Ha due occhi profondi che esprimono tenerezza. Guardandola senza sentirla parlare dà l’impressione di essere dolce e nello stesso tempo sicura di sé.

Si chiama Paola, ha 17 anni, ha i capelli corti con viso espressivo e un fisico snello.

Felicia osserva e descrive Domenico e Paola

Domenico è uno studente di 19 anni, alto, magro e sicuro di sé. Indossa occhiali da sole e con la camicia sbottonata mostra la sicurezza di essere bello e di piacere agli altri, ma è molto buono, anzi troppo. Indossa2 anelli, con significati diversi, che io non conosco. Capelli corti, Dimostra dolcezza e sempre disponibile verso gli altri. Se ti vede triste, una sua battuta ti cambia la giornata. Non è né una vittima né un bullo.

Si chiama Paola, una ragazza di 17 anni, che parla veloce e appare allegra dal sorriso dal viso. Indossa occhiali e cinta abbassta. Rappresenta una ragazza sicura di sé sicuramente come una bulla. con una collana bracciali orechcini. La maglia bianca con pantalone scuro.

martedì 5 aprile 2011

5° incontro del corso "Le parole del Bullo" - 5 aprile 2011

Oggi si registra! La canzone è pronta, testo e musica. Oggi si registra, per lo meno ci si prova!

Riproponiamo il testo completo.

Silenzio, solitudine, paura, violenza, ansia, debolezza, disagio,
abbandono, tristezza, noia, confusione e silenzio...

L'ansia dell'abbandono mi prende l'anima,
e la violenza che riempie il vuoto fra le mani.
Una paura mi assale, mi rende debole,
mi lascio soffocare dalla tristezza che è in me.


"TI TROVERO' IN SOLITUDINE,
SCONFIGGERO' QUESTA PAURA IN TE,
ACCENDERO' I SOGNI TUOI,
E TU SARAI PIU' FORTE ORMAI".


L'ansia dell'abbandono mi prende l'anima,
e la violenza che riempie il vuoto fra le mani.
Una paura mi assale, mi rende debole,
mi lascio soffocare dalla tristezza che è in me.


"TI TROVERO' IN SOLITUDINE,
SCONFIGGERO' QUESTA PAURA IN TE,
ACCENDERO' I SOGNI TUOI,
E TU SARAI PIU' FORTE ORMAI".

martedì 29 marzo 2011

3° - 4° incontro del corso "LE PAROLE DEL BULLO", 22 e 29 marzo 2011

Il 22 marzo si è tenuto il terzo incontro del corso "LE PAROLE DEL BULLO".
L' intento di questo giorno è stato proseguire con la rielaborazione del testo della canzone, tra mille tentativi, tante idee, la ricerca di rime giuste e della tonalita' perfetta, alla fine abbiamo completato la canzone "PIU' FORTE CHE MAI".
Stefania ha completato la base musicale con la melodia e gli altri si sono inventate le parole giuste per definire il tema del disagio giovanile
Ecco la strofa:

"TI TROVERO' IN SOLITUDINE,
SCONFIGGERO' QUESTA PAURA IN TE,
ACCENDERO' I SOGNI TUOI,
E TU SARAI PIU' FORTE ORMAI".

Ora il testo è completo di introduzione, strofa e ritornello, nell'incontro del 5 aprile registreremo il nostro cd.


Nel 4° incontro del 29 marzo abbiamo visto il cortometraggio "I giorni della tartaruga" realizzato l'anno scorso nella scuola, nell'ambito del progetto UPI-POGAS "Misurati Crescendo". Ne è scaturita una discussione sul tema del bullismo e sul modo in cui è stato rappresentato nel cortometraggio. L'attenzione si è concentrata sul finale, che alcuni avrebbero voluto diverso. Si è, dunque, passati alla elaborazione di un nuovo finale, ed ecco le proposte.

Primo finale


Fotomontaggio con frasi sull'amicizia.


Situazione : Davide e Simone al bar, abbracci, strette di mano.


Adesso Davide e Simone sono amici e vanno d’accordo in ogni situazione di difficoltà si aiutano a vicenda…


Valentino.

Secondo finale


Scena finale di scuse da parte di Simone e suoi complici nei confronti dei compagni e dei professori. Un’altra soluzione è che Simone si scusi con Davide all’uscita della palestra.


Rocco.

Terzo finale


Scena finale in palestra con un’inquadratura di Simone e dei due compagni, tutti insieme ormai riappacificati.


Mattia.

Quarto finale


Scene di vita in comune tra “Bullo pentito” e "Vittima ormai rassicurata".


Noemi.

Quinto finale


Sulla scrittta "dieci anni dopo" immagini di Davide e Simone che scrivono un libro sul Bullismo.

Paola.

Sesto finale


Scene di vita scolastica da cui si capisce che i due sono ormai amici ed hanno interessi comuni extrascolastici.


Veronica.

Ed ecco il Nuovo finale

Situazione

1: Davide e Simone sono amici


2: Simone ha chiesto scusa a tutti


3: I due si rincontrano dopo dieci anni e decidono di scrivere un libro sul bullismo

Scena finale in 8 battute (l'obiettivo era la costruzione di una breve scena finale)

Didascalia: Davide e Simone sono in palestra.

S- Davide esci fuori, devo parlarti.

D-Non è che mi picchi?

S- non ti preoccupare, in questi giorni ho capito che ho sbagliato! Voglio esserti amico.

Didascalia: Dopo dieci anni Davide e Simone si incontrano. Simone è con Oriana, che è diventata sua moglie.

O-Ehi ehi, ma quello non ti sembra Davide? Certo che è abbastanza cambiato, ha perso i capelli... ma non gli occhiali.

S-Sì, hai proprio ragione, è lui! Che dici vorrà incontrarmi o avrà ancora un brutto ricordo di me?

Didascalia: Simone e Oriana si avvicinano a Davide. Davide li osserva un po’ incerto, ma poi fa un grande sorriso, i tre si abbracciano.

S-Non ci crederai, sono diventato uno scrittore!

D-Davvero??????... non ci crederai, anche io sono diventato uno scrittore …

O-Perche non scrivete un libro insieme, allora? … magari sul bullismo …

martedì 15 marzo 2011

I incontro del corso di scrittura "Le parole del bullo" - II incontro: "Testo di una canzone..."

I incontro -

Il nove marzo è iniziato un nuovo corso di scrittura sul bullismo e il disagio giovanile in genere, nell'ambito dei progetti approvati dal gruppo bullismo dell'Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata. Partecipa un gruppo di studenti dell'IPSSOAR, tiene il corso la prof.ssa Lorenza Colicigno, curatrice del corso del precedente anno scolastico, insieme alla prof.ssa Pina Sabia, docente dell'Istituto Alberghiero di Potenza e componente del gruppo bullismo. Nel I incontro si è ripreso il questionario "Misurati confrontandoti", proposto alle terze classi nel precedente anno soclastico nell'ambito del progetto "Misurati crescendo". Si è verificato che, al di là delle risposte sui diversi quesiti, la parte di questionario strutturata per domande a risposta libera non ha prodotto significativi contributi all'analisi della situazione, essendo o prive di risposta, o con risposte evidentemente grottesche o sconce, o con battute di spirito, poche le risposte che rimandano ad esperienze realmente vissute, si è tratta la conclusione che ai ragazzi più che la volontà di esprimersi, siano mancate le parole per descrivere le loro situazioni esperienziali o le loro riflessioni. E proprio su questa mancanza di parole,sul disagio che comunque si coglie proprio nelle risposte più assurde e gridate, che si basa il nuovo corso di scrittura, nel quale si cercherà proprio di condurre i partecipanti ad impossessarsi del lessico del bullismo e del disagio giovanile, che evidentemente è anche conoscenza ed esperienza, per relazionarsi ai loro coetanei, per diventare, nell'ambito di gruppi con problemi e disagi, e comunque nella scuola in generale, portatori di quella "parola" opportuna che può smorzare i conflitti e costruire un clima di più serena convivenza. Senza contare il fatto che "scrivere", raccontando di sé e degli altri può diventare una occasione di chiarezza verso se stessi e di miglior apprendimento linguistico, che va ad affiancarsi a quello curricolare.

Partecipano
Valentino Vaccaro
Antonio Lorusso
Mattia Curci
Felicia Tavolaro
Rocco Di Martino
Paola Federici
Stefania Marotta
Antony Spina
Domenico Cirigliano
Noemi Grippo






II incontro - 15 Marzo 2011



Silenzio, solitudine, paura, violenza, ansia, debolezza, disagio, abbandono, tristezza, noia, confusione e silenzio... Sono queste le parole che caratterizzano questo secondo incontro.

Ci stiamo attivando per creare un testo di una canzone, tenendo conto appunto delle parole sopra indicate.
Incominciamo mettendo per iscritto alcune frasi, frasi che escono dalla mente tenendo davanti una penna ed un foglio di carta... Stefania realizza la base utilizzando la sua chitarra.

Ecco cosa emerge dopo circa 2 ore di scrittura, di prove e di cancellature:

L'ansia dell'abbandono mi prende l'anima,
e la violenza che riempie il vuoto fra le mani.

Una paura mi assale, mi rende debole,
mi lascio soffocare dalla tristezza che è in me.




Nell'ultima parte del II incontro è stato letto un articolo di giornale relativo alla presenza di episodi di bullismo di gruppo nel centro storico della città di Potenza.
Sono stati individuati tre livelli di intervento, quello delle istituzioni, spesso del tutto carente, quello familiare, che individua l'unica soluzione nell'impedire ai ragazzi di uscire, quello dei ragazzi stessi, cui è richiesto un maggior senso di responsabilità, nel non uscire mai da soli, nell'evitare le situazioni di rischio.